Nella carriera di Alfredo Lambertucci si sono susseguite una serie di interessanti occasioni in cui l’architetto si è misurato con la dimensione sociale ed istituzionale del progetto. Tra queste si annoverano: l’ospedale pediatrico di Bari (1958), il Palazzo di Giustizia di Brescia (1964-1965), l’ospedale generale di Macerata (1966), Ospedale S. Carlo di Potenza (1967-1984), il Palazzo di Giustizia di Macerata (1967-1971), il suo ampliamento (1991). Insieme a questi anche i progetti per le sedi universitarie, le scuole, le residenze sociali. Sono sintomo di un dichiarato impegno. Parlando di questi temi, come di realtà spaziali e sociali non si può tralasciare l’atteggiamento che l’architetto Lambertucci gli rivolge. Il caso del Palazzo di Giustizia di Macerata è in qualche modo emblematico. La realtà urbana è condizione necessaria e sufficiente per il progetto, il “fare architettura” dialoga con il processo urbano, e siccome si parla di costruire, con il processo di crescita della città. Se questo vale in generale, l’interazione con il processo si fa molto più sentita nel caso si parli di architettura delle istituzioni.
Il Palazzo di Giustizia di Macerata. La struttura della società come premessa di progetto / Gorgo, Letizia. - (2019), pp. 209-224. - DIAP PRINT.
Il Palazzo di Giustizia di Macerata. La struttura della società come premessa di progetto
Letizia Gorgo
2019
Abstract
Nella carriera di Alfredo Lambertucci si sono susseguite una serie di interessanti occasioni in cui l’architetto si è misurato con la dimensione sociale ed istituzionale del progetto. Tra queste si annoverano: l’ospedale pediatrico di Bari (1958), il Palazzo di Giustizia di Brescia (1964-1965), l’ospedale generale di Macerata (1966), Ospedale S. Carlo di Potenza (1967-1984), il Palazzo di Giustizia di Macerata (1967-1971), il suo ampliamento (1991). Insieme a questi anche i progetti per le sedi universitarie, le scuole, le residenze sociali. Sono sintomo di un dichiarato impegno. Parlando di questi temi, come di realtà spaziali e sociali non si può tralasciare l’atteggiamento che l’architetto Lambertucci gli rivolge. Il caso del Palazzo di Giustizia di Macerata è in qualche modo emblematico. La realtà urbana è condizione necessaria e sufficiente per il progetto, il “fare architettura” dialoga con il processo urbano, e siccome si parla di costruire, con il processo di crescita della città. Se questo vale in generale, l’interazione con il processo si fa molto più sentita nel caso si parli di architettura delle istituzioni.File | Dimensione | Formato | |
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